In questo spazio tra me e il mondo c'è il mio romanzo fiume. Crescerà con me e con gli appassionati del tempo: che non ci travolga ma ci permetta di riempirlo di sostanza e di fantasia. Buona lettura. P.s.: si legge al contrario, da Simbiosi verso l'alto.
Co2
martedì 11 febbraio 2014
domenica 9 febbraio 2014
mercoledì 5 febbraio 2014
Rumori di sottofondo
Il frastuono che corre longitudinalmente
al mio bisogno di rivedere la mia meta è menzognero.
Voglio ancora vivere finire di attraversare i fitti sotterranei dei monasteri incorniciati alle pareti. Ma lei è rinata, quasi rinacciata in una giovane allieva della terra, mia amica di viaggi orientali. Ora che sanno chi era lo porterà a mani aperte, nella forma finale di un accecante disordine.
L’anticamera delle parole può mai essere messa a tacere? Nella catena espressiva della forma scritta negare il volto della libertà significa volere ancora morire, morire di ossessioni.
Voglio ancora vivere finire di attraversare i fitti sotterranei dei monasteri incorniciati alle pareti. Ma lei è rinata, quasi rinacciata in una giovane allieva della terra, mia amica di viaggi orientali. Ora che sanno chi era lo porterà a mani aperte, nella forma finale di un accecante disordine.
L’anticamera delle parole può mai essere messa a tacere? Nella catena espressiva della forma scritta negare il volto della libertà significa volere ancora morire, morire di ossessioni.
martedì 4 febbraio 2014
Commento sul Diario di Anna Frank (2)
Chissà per quale motivo il destino le ha riservato questo visto che, in quel rifugio, era al sicuro e insieme con la sua famiglia e visto che lei sperava ancora così tanto. Se non fosse stato per quella guerra sarebbe, forse, vissuta ancora fino a pochissimo tempo fa. In questo diario, il suo migliore amico, lei sfoga tutte le sue ansie, le sue gioie e le sue conquiste, sperando che un giorno le sue parole possano arrivare agli altri ed almeno questo suo desiderio si è avverato. Insieme a lei, c'erano la sua famiglia, il suo amico Peter, i coniugi Van Daan, il dottor Dussel che vissero con lei tutti i momenti. Il padre, Pim Frank, era un uomo onesto e sincero con il quale Anna aveva forse più confidenza che con la madre. Lei era una donna che potrebbe sembrare a prima vista molto superficiale nei confronti di Anna ma forse era quell'insicurezza che la rendeva così Margot, la sorella maggiore di Anna era una ragazza come tutte le altre ma che forse attraversava questi momenti con poche speranze. Forse il solo amico con il quale Anna si era confidata veramente è Peter: un ragazza molto chiuso che solo Anna riuscì a fare aprire. Poi c'erano i signori Van Daan, i genitori di Peter. La signora era una vera e propria presuntuosa e invidiosa: il marito era un uomo molto simile alla moglie. Infine c'erano il dott. Dussel: all'inizio un nonno perfetto ma poi un po' presuntuoso anch'egli.
Commento sul Diario di Anna Frank (1)
Anna Frank: prima una semplice ragazzina di 12 anni con una vita normale, poi una ragazza matura, forse più delle altre che anche nei momenti peggiori, non si scoraggia. Questo è il ritratto di Anna: viveva ad Amsterdam e poi fu costretta ad andare in un rifugio lontano con tutta la famiglia, lontano dalla dura guerra che si era scatenata. Nel rifugio ci furono periodi di speranza ma la vita di Anna finì come quella di tutti gli altri Ebrei. Anna morì in un campo di concentramento a 16 anni. Così finisce la vita di quella ragazzina che oltre a pensare alla sicura liberazione dell'Olanda pensa al suo futuro, a come educherà i suoi figli. Ma questo non potrà avvenire mai: delle persone la uccideranno in tutti i sensi, tranne per quella che era nella sua famiglia. E quei sogni? Dove finiscono? Restano nel vuoto a vagare per sempre. Non era questo che voleva Anna. Anna voleva continuare a lottare: "Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l'avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure quando guardo il cielo, penso che tutto si svolgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l'ordine, la pace e la serenità". Queste sono le parole di Anna Frank.
La vita
La nostra vita è composta da tanti piccoli granelli di sabbia: tutti sono legati tra loro, ognuno è indispensabile all'altro.
Basta che uno di questi muore che tutti gli altri non possono più vivere. La stessa cosa è per noi stessi: ci sono tanti organi biologici che nel passato non erano facili da curare Oggi è diverso, il Mondo è cambiato, le tecnologie sono cambiate.
Basta che uno di questi muore che tutti gli altri non possono più vivere. La stessa cosa è per noi stessi: ci sono tanti organi biologici che nel passato non erano facili da curare Oggi è diverso, il Mondo è cambiato, le tecnologie sono cambiate.
Il dialogo
Mi piace parlare, lo considero una cosa importante per vivere bene, per non vivere solo per se stessi, per far capire agli altri ciò che vogliamo, ciò che vorremmo essere.
Il fumo
Il fumo: un mare in tempesta che ci porta via, dove è facile annegare. Ormai tutti hanno questo vizio, nessuno rinuncerebbe ad un pacco di sigarette. Forse è perché non sanno, le genti, che più di quegli scatolini si consumano, più si consuma anche la vita? Se è vero che fumare è come essere in un labirinto senza uscita, è anche vero che però si potrebbe evitare di entrarci.
Allora, forse, sono proprio i più deboli a utilizzare la sigaretta come uno scudo, un'arma di difesa. Può darsi che funzioni ma porta a risultati negativi. Il fumo è una pietra che si può rompere: non è impossibile. Il fumo: un mare in tempesta che ci porta via ma se vogliamo noi troveremo la forza di ritornare a galla e di salire sulla barca che ci riporterà a terra.
Allora, forse, sono proprio i più deboli a utilizzare la sigaretta come uno scudo, un'arma di difesa. Può darsi che funzioni ma porta a risultati negativi. Il fumo è una pietra che si può rompere: non è impossibile. Il fumo: un mare in tempesta che ci porta via ma se vogliamo noi troveremo la forza di ritornare a galla e di salire sulla barca che ci riporterà a terra.
Il diario di Anna Frank
Titolo: Il diario di Anna Frank
Genere: Realistico
Ambiente: Amsterdam
Personaggi: Anna, la madre, il padre, i signori Van Daan, Peter, Kraler, Miep e Dussel.
Genere: Realistico
Ambiente: Amsterdam
Personaggi: Anna, la madre, il padre, i signori Van Daan, Peter, Kraler, Miep e Dussel.
Diario
Caro diario,
oggi non trovo le parole per poterti scrivere.
Sai, questa volta non vorrei parlarti delle solite giornate che volano via ma mi piacerebbe parlare di qualcosa di più, che sia veramente necessario sapere: che cos'è la vita?
Si nasce e si vive e poi tutto scompare come una goccia d'acqua che arrivata a terra non è più un unico corpo ma si unisce alle altre.
oggi non trovo le parole per poterti scrivere.
Sai, questa volta non vorrei parlarti delle solite giornate che volano via ma mi piacerebbe parlare di qualcosa di più, che sia veramente necessario sapere: che cos'è la vita?
Si nasce e si vive e poi tutto scompare come una goccia d'acqua che arrivata a terra non è più un unico corpo ma si unisce alle altre.
La capanna dello zio Tom
Questo libro è stato scritto dalla scrittrice Harriet Becher Stawe. Si tratta di un libro interessante in quanto parla di una storia vera ai tempi in cui esisteva ancora l'implacabile odio tra gli uomini bianchi e neri. Era una vita dura quella di quei tempi: i neri venivano frustrati, messi all'asta e divisi dalle loro famiglie.
Insomma erano trattati come animali. Questa triste storia è ambientata in America, nel Kentuchy e parla di un uomo nero, Tom o meglio lo zio Tom. Tom era un uomo onesto, tranquillo con molta fede e rispetto per gli altri, anche per il suo paese. Egli non era un uomo crudele, anzi era amico dei neri. All'inizio lo zio Tom viveva tranquillo con la sua famiglia ma poi arrivò anche per lui il momento di abbandonarla e. dopo essere stato comprato da un bianco, fece la fine di tutti gli altri neri: morì per l'odio di un padrone senza cuore che pensava solo a se stesso e ai soldi.
Lo zio Tom resistendo comunque fino alla fine, aiutò una donna a ritornare dalla sua famiglia e cercò persino di aiutare il suo crudele padrone. Questa storia, fa capire che al mondo non si trovano solo uomini senza cuore ma ci sono anche uomini che farebbero di tutto per aiutare gli altri.
Insomma erano trattati come animali. Questa triste storia è ambientata in America, nel Kentuchy e parla di un uomo nero, Tom o meglio lo zio Tom. Tom era un uomo onesto, tranquillo con molta fede e rispetto per gli altri, anche per il suo paese. Egli non era un uomo crudele, anzi era amico dei neri. All'inizio lo zio Tom viveva tranquillo con la sua famiglia ma poi arrivò anche per lui il momento di abbandonarla e. dopo essere stato comprato da un bianco, fece la fine di tutti gli altri neri: morì per l'odio di un padrone senza cuore che pensava solo a se stesso e ai soldi.
Lo zio Tom resistendo comunque fino alla fine, aiutò una donna a ritornare dalla sua famiglia e cercò persino di aiutare il suo crudele padrone. Questa storia, fa capire che al mondo non si trovano solo uomini senza cuore ma ci sono anche uomini che farebbero di tutto per aiutare gli altri.
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