In questo spazio tra me e il mondo c'è il mio romanzo fiume. Crescerà con me e con gli appassionati del tempo: che non ci travolga ma ci permetta di riempirlo di sostanza e di fantasia. Buona lettura. P.s.: si legge al contrario, da Simbiosi verso l'alto.
Co2
martedì 4 febbraio 2014
Commento sul Diario di Anna Frank (2)
Chissà per quale motivo il destino le ha riservato questo visto che, in quel rifugio, era al sicuro e insieme con la sua famiglia e visto che lei sperava ancora così tanto. Se non fosse stato per quella guerra sarebbe, forse, vissuta ancora fino a pochissimo tempo fa. In questo diario, il suo migliore amico, lei sfoga tutte le sue ansie, le sue gioie e le sue conquiste, sperando che un giorno le sue parole possano arrivare agli altri ed almeno questo suo desiderio si è avverato. Insieme a lei, c'erano la sua famiglia, il suo amico Peter, i coniugi Van Daan, il dottor Dussel che vissero con lei tutti i momenti. Il padre, Pim Frank, era un uomo onesto e sincero con il quale Anna aveva forse più confidenza che con la madre. Lei era una donna che potrebbe sembrare a prima vista molto superficiale nei confronti di Anna ma forse era quell'insicurezza che la rendeva così Margot, la sorella maggiore di Anna era una ragazza come tutte le altre ma che forse attraversava questi momenti con poche speranze. Forse il solo amico con il quale Anna si era confidata veramente è Peter: un ragazza molto chiuso che solo Anna riuscì a fare aprire. Poi c'erano i signori Van Daan, i genitori di Peter. La signora era una vera e propria presuntuosa e invidiosa: il marito era un uomo molto simile alla moglie. Infine c'erano il dott. Dussel: all'inizio un nonno perfetto ma poi un po' presuntuoso anch'egli.
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