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mercoledì 14 maggio 2014

Cosenza tra innovazione e tradizione


Cosenza tra innovazione e tradizione

La vita quotidiana dei giovani che vivono a Cosenza rivela lo spirito di una città che inizia a sorprendere. I percorsi artistici che dal centro, con la mostra permanente del museo all’aperto, vanno alla parte storica, fanno da sfondo ai momenti d’incontro degli abitanti.
Sport, teatro e divertimento sono soltanto alcune delle attività realizzate dai cittadini di una buona fetta di Calabria. Con poche spese la settimana si protrae con il teatro, con sconti per gli studenti, da alternare al cinema dessert, con la proiezione di film d’epoca. Le attrattive sono in crescita e i giovani ne sono gli artefici. Chi ama la musica può farla a volontà presso il conservatorio Giacomantonio, nel chiostro antico che sovrasta uno dei sette colli. Al visitatore e al cittadino incerto sul luogo da scegliere per fotografare i paesaggi ancora in equilibrio con la natura non si può negare di recarsi a uno dei concerti estivi, spesso organizzati al castello Svevo, con band di musicisti emergenti e gruppi locali.
Un universitario dedito al suo lavoro potrebbe decidere di approfondire le sue ricerche nel cuore della città antica, alle biblioteche civica e nazionale, partecipando agli aperitivi filosofici e letterari aperti al pubblico per sentire il cuore pulsante della cultura cosentina. Lo spazio verde interno alla città, con le ville e esterno, con i monti del parco nazionale della Sila sono da riservare ai momenti di relax per i ragazzi.
Le piste da sci non fanno che attrarre i turisti che insieme ai veterani dello sport invernale popolano le piste di Lorica. Se si è dediti allo sport basta recarsi alle numerose scuole di nuoto che vantano la preparazione di squadre a livello agonistico, nazionale e internazionale. Un insieme di giovani che si danno da fare per non abbandonare la vita culturale di una cittadina che nei secoli ha visto alternarsi intellettuali a filosofi come Telesio che visse e operò a Cosenza. Diventare adulti nella stessa città in cui si è nati non è sempre facile, soprattutto sul piano lavorativo. Ma è con la forza di un clima socio-culturale radicato nella tradizione che i giovani cosentini riescono a trovare la congiuntura con il presente, volta a innovare non solo il panorama artistico, ma anche gli altri livelli di attività lavorative.
Chi rimane tra le vie della provincia cosentina non esita a frequentare, con l’entusiasmo pari a quello di altri giovani italiani, i sentieri per diventare adulti che si prospettano tra formazione e svago. Lo spazio per dedicarsi alla propria creatività è trasformato in laboratori di arte, in corsi di musica, moda e teatro continuamente rinnovati dai centri e dalle associazioni culturali presenti a macchia d’olio sul territorio.
I luoghi nei quali i giovani possono sperimentare le capacità di ciascuno si aprono all’etere con le radio guidate da studenti e giovani, come quella dell’università della Calabria e delle altre radio locali.
Vivere la città significa anche avere il mare a pochi chilometri e gustare la tranquillità di spiagge libere, come a Paola, sede del santuario di s. Francesco, meta di pellegrini da ogni parte del mondo. La sera è arricchita dai locali nuovi di Cosenza e provincia, dalle catene di ristorazione internazionali alle locande tipiche con cucina calabrese.
Tra paesaggio e attività ludiche, i giovani non fanno a meno di sentirsi parte integrante del territorio, chiamati a esserne testimoni e protagonisti a partire da un piccolo centro che offre spunti e esempi. Alle soglie dell’adesione completa alla globalizzazione, Cosenza è una città libera e nuova che non ha smesso di chiedere attenzione.
Silvia Redente

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